Lo Yoga ha una storia antica, che affonda le sue radici in alcuni testi filosofici indiani, scritti migliaia di anni fa, di cui uno dei più importanti è rappresentato dagli “Yoga Sutra” di Patañjali, definito il padre dello yoga.
In questo scritto, suddiviso in 4 parti e costituito da 196 aforismi in totale, troviamo per la prima volta delle indicazioni più chiare su cos’è lo yoga e come praticarlo.
Ed è proprio qui che vengono descritti gli 8 stadi del percorso yogico, di cui l’ottavo e ultimo consiste nel Samadhi (Illuminazione, Unità). Patañjali indica quindi un percorso graduale attraverso cui chi pratica yoga può essere guidato fino ad arrivare all’Illuminazione.
Lo yoga moderno, in Occidente in particolare, spesso mette in evidenza solo uno di questi stadi, le Asana, che sono la pratica fisica, il movimento corporeo, che seppure molto importante, non è l’unica cosa a definire la pratica yoga.
I 4 capitoli dei Sutra di Patañjali sono:
- Samadhi Pada – introduzione allo Yoga
- Sadhana Pada – pratica spirituale quotidiana dello Yoga e gli 8 stadi
- Vibhuti Pada – il potere della mente
- Kaivalya Pada – preparazione per la completa liberazione
Gli 8 stadi dello Yoga
1. Yama
Gli Yama sono delle regole morali che danno indicazioni su come comportarsi nella vita in relazione con gli altri e il mondo esterno, in particolare troviamo 5 linee guida:
- Ahimsa: non violenza, gentilezza
- Satya: veridicità, discernimento, pensiero critico
- Asteya: non rubare, non sfruttare gli altri e le loro risorse
- Brahmacharya: dedizione, moderazione, uso intenzionale dell’energia
- Aparigraha: non accumulo, non invidia, fiducia in se stessi, generosità
2. Niyama
I Niyama invece possono essere definiti come indicazioni da osservare nel proprio comportamento personale e ne troviamo anche qui 5 diversi:
- Saucha: pulizia o purezza di corpo, mente e spirito
- Santosha: contentezza, gratitudine, pace interiore
- Tapas: autodisciplina, passione, rigore, coraggio, fuoco interiore
- Svadhyaya: autoindagine, autoriflessione, introspezione
- Ishvara Pranidhana: devozione, resa, fiducia
3. Asana
L’obiettivo dello yoga nella sua antica concezione è quello di arrivare all’Illuminazione, quindi lo scopo del movimento del corpo è quello di aiutare a rendere più confortevole lo stare seduti a lungo durante la meditazione. In sanscrito infatti Asana significa “posizione seduta comoda”.
Il movimento è fondamentale per creare forza mentale e fisica, flessibilità ed equilibrio e stimolare tutto il corpo per una migliore salute fisica e longevità.
4. Pranayama
Pranayama può essere tradotto in maniera semplice come “controllo del respiro”, quindi quella pratica che usa diverse tecniche di respirazione per aumentare la connessione tra corpo e mente.
“Prana” è una parola sanscrita che indica “energia vitale“, è stata data poi una traduzione “semplificata”, identificando il prana con il respiro, anche se quest’ultimo è solo uno delle manifestazioni di questa energia vitale.
Le diverse tecniche di respirazione che si possono usare sono state oggetto di studi e ricerche scientifiche negli anni e si è visto che possono avere incredibili effetti a livello psicologico e fisico: dalla riduzione dell’ansia e dello stress a effetti su pressione e metabolismo.
5. Pratyahara
I primi 4 stadi dello yoga hanno interessato quindi il comportamento con noi stessi e con il mondo esterno, il nostro corpo e il nostro respiro. Nel 5° stadio ci si prepara a rivolgere l’attenzione al proprio mondo interiore e la prima cosa da fare è cercare di calmare o “ritirare” i sensi, in modo da evitare che ci proiettino continuamente all’esterno distraendoci. Quindi evitare che ogni suono, profumo, sensazione tattile, ecc… ci distragga. E’ quindi l’allenarsi a rivolgere l’attenzione all’interno del corpo, invece che all’esterno come ci portano a fare i nostri sensi.
6. Dharana
Dharana si può definire come il primo stadio della meditazione, ad oggi molto associato alla meditazione stessa. Si può tradurre come concentrazione. Si può fare ad occhi chiusi concentrandosi solo sul respiro o sulla ripetizione di un mantra, o ad occhi aperti concentrandosi su un’immagine o un oggetto in particolare.
7. Dhyana
Dhyana si può tradurre come contemplazione, si intende la meditazione vera e propria, profonda, l’ultimo passo prima di poter raggiungere il Samadhi o Illuminazione. La mente è calma, nessuna distrazione interrompe questo flusso di coscienza, si è come in una sorta di sonno cosciente in cui si è consapevoli di avere un corpo ma si è completamente scollegati da esso.
8. Samadhi
Il Samadhi è la cosidetta Illuminazione, difficile da definire a parole. In maniera semplice si può dire che è un profondo stato di beatitudine.
Ovviamente non è qualcosa di facilmente raggiungibile e non deve neanche essere necessariamente l’obiettivo con cui ci avviciniamo allo Yoga.
Come avrai intuito da questo articolo lo Yoga non è nè una religione, nè una ginnastica ma vuole essere un percorso completo di crescita personale che passo dopo passo ti aiuta a vivere al meglio la tua esistenza.
In Occidente si è diffusa in maniera predominate la parte fisica, dell’esecuzione delle Asana e va più che bene cominciare da lì, prova solo a tenere a mente che c’è tanto di più!
grazie per questo articolo, breve ma interessante, sicuramente stimolante per approfondire.
Grazie a te, ne sono felice! Sì c’è tantissimo da approfondire, man mano cercherò di andare più in profondità su singoli aspetti
Grazie , molto interessante capire il succo. Sempre più convinta che è ciò di cui ho bisogno. Restare nel qui ed ora senza farsi sopraffare dal flusso dei pensieri è sempre più difficile. Un flusso che DRENA tutto, che assorbe energia vitale. E’ stata una meravigliosa sorpresa per me scoprire che durante la pratica di Yoga dinamico , riesco ad essere realmente presente. Che dire, solo voglia di continuare.
Mi fa davvero piacere che tu abbia provato questa sensazione con la pratica di yoga dinamico! Già solo il fatto di prendere consapevolezza che il proprio flusso di pensieri ci può assorbire energia vitale è importantissimo. Avanti tutta!
Bellissimo contenuto🙏
Grazie Silvia! Sono felice che ti sia piaciuto 💚