In questo articolo vorrei raccontarti il mio percorso nel diventare vegana, non lo sono sempre stata, anzi, come leggerai ne ero ben lontana!

Sono cresciuta amando i panini al salame, le uova con la maionese, i Pan di Stelle con il latte e Nesquik la mattina, il Kinder Delice, le tartine di burro e salmone affumicato a Natale, le polpette al sugo, il tonno in tutte le salse e chi più ne ha più ne metta!

Il primo animale domestico avuto fu un cricetino color miele di nome Timothy, seguito da 2 conigliette nane, Sissi e Bianca e una cagnolina, Sophie. Li amavo moltissimo, sentivo di essere una grande amante degli animali e mai avrei potuto nemmeno immaginare di far loro del male.

Sono stata allo zoo più di una volta, in alcuni viaggi all’estero, perchè la voglia di vedere e osservare gli animali era sempre tanta, li trovavo meravigliosi! Non sono mai stata al circo ma ho visto i delfini in un parco acquatico.

Poi un giorno, durante gli anni universitari, mi sono imbattuta per caso nel sito della LAV (Lega Anti Vivisezione) e ho scoperto delle cose terribili:

– i test sugli animali, in particolare mi colpì una foto di conigli immobilizzati con la testa dentro degli imbuti in modo che non si potessero muovere quando gli venivano messe negli occhi le sostanze da testare. Pensai alle mie conigliette e non potevo credere che ci fossero altri animali come loro che passavano un simile inferno.

– le condizioni degli animali negli allevamenti: stretti e ammassati tra di loro, spesso in ambienti sporchi e con poca luce, non parliamo poi di vedere prati o il sole. Mucche, pecore, scrofe e altre femmine di varie specie ingravidate e fatte partorire in pessime condizioni per poi essere immobilizzate in minuscole gabbie, come nel caso delle scrofe, per allattare i piccoli oppure allontanate immediatamente dal proprio cucciolo, nel caso delle mucche, per poter prendere il latte, mandando invece il vitello al macello a poche settimane di vita per diventare “fettine di vitello”.

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– orsi, leoni, delfini e tanti altri animali costretti violentemente contro la loro volontà ad esibirsi in spettacoli al circo o nei parchi acquatici.

animali depressi con comportamenti lesionistici negli zoo.

Ero SCONVOLTA, come era possibile tutto questo? Come era possibile che stupendi animali, buoni, innocenti, venissero sottoposti a questa vita di inferno? E come era possibile che nessuno me lo avesse detto? Che io non lo sapessi?

Era l’inizio del 2008 e mi ricordo che per prima cosa cercai dei sostituti per cosmesi e trucchi, che non fossero testati sugli animali, poi cominciai ad eliminare la carne, un animale alla volta (mucca, maiale, pollo, tacchino…) e dopo qualche mese eliminai anche il pesce. Erano ancora anni in cui già essere vegetariani era “strano”, figurarsi poi quando nel 2010 sono diventata vegana!

Avevo capito quasi subito che essere vegetariana non sarebbe stato il mio punto di arrivo, ho continuato ad informarmi, capendo sempre meglio che non era possibile consumare uova e latticini senza sfruttamento e uccisione di animali. Da qui inevitabilmente la scelta vegan.

Il fatto che la cosa fosse vista (o lo sia tuttora) come estrema/strana/incomprensibile non mi è mai importato molto, sono sempre stata talmente convinta delle mie motivazioni che niente e nessuno avrebbero potuto far vacillare questa mia scelta! Volevo smettere di essere complice di tutto quello che avevo visto succedere, non volevo pagare aziende e persone che sfruttassero, maltrattassero e uccidessero animali, attraverso la mia spesa al supermercato o le consumazioni al ristorante o altre scelte quotidiane.

Il primo consiglio che mi sento di darti se stai pensando di avvicinarti a questa scelta o ne vuoi comprendere meglio le motivazioni è di informarti, di guardare video e servizi investigativi che mostrano la realtà nuda e cruda di cosa succede agli animali. Non se ne ha voglia, lo so, viene da girare la testa dall’altra parte per non soffrire e non mettere in discussione le proprie abitudini ma gli animali si meritano di meglio, non credi?

Un documentario molto completo che ti suggerisco è Dominion.

Pensiamo ai nostri amici a 4 zampe, lasceremmo mai che qualcuno li maltrattasse come fanno negli allevamenti e al macello? Perchè se stanno male e arriviamo a valutare l’eutanasia li portiamo dal veterinario e non al macello? Vorremmo mai che il nostro amato cane o gatto venisse ucciso in un macello? E perchè lo accettiamo per gli altri animali?

Mi sono concentrata sull’aspetto etico della scelta vegan perchè è quello che mi ha scosso e che mi ha dato una motivazione fortissima che non ho mai messo in discussione e che è alla base di una scelta vegan a 360° (che riguarda quindi evitare la sofferenza e sfruttamento animale in ogni ambito: dall’alimentazione, all’abbigliamento, agli accessori, all’intrattenimento, ecc…).

Ci sono però importanti aspetti ambientali e di salute che approfondirò e che possono essere fonte di motivazione e l’inizio di un percorso per altre persone, magari anche per te!

Al tal proposito ti consiglio i documentari: Cowspiracy, Seaspiracy, What the Health.

Grazie per aver letto fin qui! Spero tu abbia trovato degli spunti utili per comprendere meglio la scelta vegan. Se hai dubbi o domande scrivimi un commento o contattami via mail.

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